Il Natale si sa, è forse la festa più bella ed attesa
dell’anno; è una ricorrenza che rende unite le famiglie ed è un giorno di pace
e di bene. Oltre a celebrare la nascita di Gesù, il Natale permette di
scambiarci regali, fare sorprese, addobbare gli alberi di Natale, costruire
Presepi, “circondare” gli edifici di mille luci, e tutto ciò che ci fa
“respirare” un’aria di festa e di tranquillità. Ma come tutte le cose, anche il
Natale ha una sua origine, ma è completamente diversa dalla versione
“Ufficiale”.
Ora vi posto un articolo estremamente interessante preso
da http://www.disinformazione.it/ in cui si spiega, in modo
davvero semplice, la vera origine del Natale. Però, prima di lasciarvi all'articolo, posso affermare, con assoluta certezza, che il Natale era una festa in cui i
pagani (che adoravano Mitra) celebravano il dies natalis Solis Invicti, ovvero
il solstizio invernale, e quindi il culto del Sole. Infatti, secondo i testi
sacri, non si conosce la data esatta della nascita di Cristo, ma fu collocata
al 25 Dicembre per “inglobare” i culti pagani.
Arrivati a questo punto, ho
tentato di creare una mia teoria, ovvero che tutte le divinità e religioni
fanno parte di un unico culto (probabilmente verso alieni che hanno colonizzato
in passato il nostro pianeta e che tuttora vengono a visitarci: Grigi,
Pleiadiani, Annunaki e così via…), ma di seguito i vari popoli hanno
“smembrato” questo culto “primordiale” e lo hanno interpretato secondo i loro
comodi e così sono nate le diverse religioni e culti, che, nonostante le
differenze, festeggiano più o meno le stesse divinità e festività.
In pratica
tutte le religioni derivano dalla devozione verso queste entità superiori
(appunto divinità) che vengono poi fatte corrispondere a cicli solari ed
astronomici. Sembra paradossale, ma i miei studi mi portano a pensare che tutte
le religioni hanno un’unica “radice”; voi cosa ne pensate? Siete d’accordo con
questa mia teoria?
Non aggiungo altro e vi lascio alla lettura di questo articolo
in cui si parla dell’origine del Natale, vi avviso che è molto semplice e
facilissimo da comprendere, quindi adatto a tutti.
Natale
" Ci è stato detto
che lo sanno anche i sassi che Gesù non è nato il 25 di dicembre: è probabile
che i sassi lo sappiano, perché erano presenti quando Gesù è nato, ma i bambini
non lo sanno; ai bambini viene mentito; i bambini recitano le poesie a Gesù
Bambino che nasce; i bambini si entusiasmano per quel giorno, per quell'avvenimento; in quel giorno sono felici perché è tempo di regali, e
questa tradizione conta più di ogni altra cosa; li ricevono come li ricevevano
altri bambini, al tempo del dio Sole, sotto la religione pagana del mitraismo,
nel solstizio d’inverno.
Col tempo quei bambini cresciuti conosceranno, forse,
la verità sul Natale; allora qualcuno si affretterà a dire che sì è vero: Gesù
non è nato il 25 dicembre (“lo sanno anche i sassi”); ma racconterà un’altra bella
bugia fantasiosa, degna di un abile scrittore di favole; darà alla nascita di
Cristo un significato del caso, ma la vera storia è un’altra. Ed allora
raccontiamola la verità. È un fatto acclarato dai Vangeli che Gesù non è nato
il 25 dicembre; né gli Apostoli, né alcun membro della Chiesa apostolica ha mai
celebrato la festa del Natale.
-Dizionario dell’Enciclopedia Cattolica, edizione 1941,
voce: Natale: “Nei primissimi tempi della Chiesa non esisteva una festa del
genere”.
-Nuova Enciclopedia Cattolica, voce: Il Natale e il suo
ciclo: “Per inspiegabile che sembri, la data di nascita di Cristo non è nota. I
Vangeli non indicano né il giorno né il mese”. Noi crediamo che sia possibile
stabilire il mese se si riuscisse, attraverso la storia, a stabilire quando fu
fatto il primo censimento sotto Quirino, mentre governava la Siria, e quanto
durò (Luca 2:2).
Ma quand'anche si potesse stabilire il giorno, il mese e
l’anno, quale importanza può avere dal momento che si sa per certo che è
vissuto?
La domanda importante, invece, è perché il 25 dicembre? La
risposta a questa domanda rivela uno scenario scabroso! E ci viene fornita
anche dalla Nuova Enciclopedia Cattolica: “Alla nascita di Cristo fu assegnata
la data del solstizio invernale perché in quel giorno, in cui il sole inizia il
suo ritorno nei cieli boreali, i pagani che adoravano Mitra celebravano il dies
natalis Solis Invicti”.
-L’Enciclopedia Americana, edizione 1944, afferma: “Il
Natale … secondo molte fonti autorevoli, non veniva celebrato nei primi secoli
della Chiesa cristiana, in quanto l’usanza cristiana in generale era quella di
celebrare la morte delle persone più importanti, non il giorno della loro
nascita … Una festa fu stabilita in memoria di questo evento [la nascita di
Cristo] nel quarto secolo …Poiché il giorno esatto della nascita di Cristo non
era noto, la Chiesa occidentale nel quinto secolo ordinò che la festa venisse
celebrata per sempre nello stesso giorno dell’antica festa romana in onore
della nascita del dio Sole”.
-La New Schaff-Herzog Enciclopedia of Religious Knowledge,
così si esprime, alla voce Natale: “Le feste pagane dei saturnalie della
brumalia erano troppo radicate nel costume popolare per essere abolite dall'influenza del Cristianesimo … La festa pagana, con le sue baldorie e
gozzoviglie, era talmente popolare che i Cristiani furono ben contenti di avere
trovato una scusa per perpetuarne la celebrazione con pochi cambiamenti, sia
nello spirito che nelle usanze … i Cristiani della Mesopotamia accusarono i
loro fratelli occidentali d’idolatria, e di adorare il Sole, per avere adottata
questa festa pagana”.
-Ma la Bibbia cosa dice in merito? È d’accordo con i
cristiani della Mesopotamia: definisce paganesimo l’aver adottato una festa
idolatra. Del resto Dio, che prevede le cose prima che accadano (Isa 46:10) non
poteva non avvertire per questo grave peccato; infatti la scrittura dice:
“Guardati bene dal cadere nel laccio, seguendo il loro esempio, … e
dall’informarti dei loro dèi, dicendo: ‘Queste nazioni come servivano esse ai
loro dèi? Anch’io voglio fare lo stesso’.
Non così farai riguardo all’Eterno, all’Iddio tuo… Avrete cura di mettere in pratica tutte le
cose che vi comando; non vi aggiungerai nulla, e nulla ne toglierai” (Deu
12:30-32). Fatta salva la buona fede di molti, rimane la prerogativa di una
festa, non comandata da Dio, derivata dal paganesimo e condannata dalla Sacra
Scrittura, perciò è un peccato di disubbidienza all’ordine di Dio.
-L’Enciclopedia Italiana Treccani, edizione 1949, Sansoni, vol. XXIV, pag 299, dice: “I Padri dei primi secoli non sembrano aver conosciuto una festa della natività di Gesù Cristo … La festa del 25 dicembre sarebbe stata istituita per contrapporre una celebrazione cristiana a quella mitraica del dies natalis Solis Invicti [giorno natalizio dell’invincibile Sole], nel solstizio invernale”.
Quindi la ragione vera del perché il 25 dicembre, e non una data più probabile al periodo della nascita di Gesù, va ricercata nel motivo di opportunità. In quel tempo si convertirono al Cristianesimo milioni di pagani; l’uso dello scambio dei doni, le baldorie ed i divertimenti integrati nei riti di adorazione del Sole erano radicati in loro; a tutto questo essi si rifiutarono di rinunciare. Fu così che decisero di ‘appioppare’ a Cristo una etichetta pagana; la stessa ‘etichetta’ messa al Giubileo biblico, presunto giubileo cristiano del fine 2000 [il Giubileo biblico viene bandito ogni 50 anni, il decimo giorno del settimo mese: in questo secolo XX ne sono stati banditi 5, tanti quanti se ne dovrebbero bandire in 250 anni; questa manifestazione ‘giubilare’ prescinde dal vero significato; sarà un grande pellegrinaggio ai santuari, dove Dio non vi abita, come dicono le scritture (1 Re 8:27; Isa 66:1; Atti 7:48-50; 17:24); la manifestazione del 2000 si potrebbe chiamare “Pellegrinaggio”; la strumentalizzazione del passo di Isaia 61:1-3, citato da Luca 4:18-19, non ha nessuna attinenza col Giubileo della Bibbia o presunto giubileo cristiano: il riferimento di quella scrittura riguarda il ritorno di Cristo, basta leggere il capitolo 60 ed il contesto del capitolo 61.
Dopo 500 anni è tornata in auge l’indulgenza; le lotte di Martin Lutero sono risultate inutili. Il vero Cristianesimo non può prescindere dall’unico culto Dio Padre e Cristo: “Io ed il Padre siamo uno” (Gio 10:30; cfr Deu 6:4; Isa 43:13), “Adora il Signore Iddio tuo, e a Lui solo rendi il tuo culto” (Luca 4:8); tutto il resto è idolatria e paganesimo.
Quella tradizione è giunta fino ai giorni nostri: i regali non hanno perduto il loro smalto, i divertimenti e la baldoria neppure.
Gesù Cristo non ha chiesto di ricordarlo nel giorno della nascita. Il vero significato di Cristo è racchiuso nella Pasqua: con la morte ha guadagnato agli uomini il condono dei peccati; ha aperto la strada della salvezza eterna. Questo evento i cristiani dovrebbero celebrare. Anche perché Cristo ordina di farlo, quando dice: “… Questo è il mio corpo il quale è dato per voi: fate questo in memoria di me” (Luca 22:19). A queste parole, sappiamo, è stato dato un altro significato.
La Pasqua cade nel quattordicesimo giorno del primo mese (Lev 23:5); Gesù rispettò questo giorno, quando celebrò la Pasqua assieme ai suoi Apostoli: era il giorno della sua morte.
La Pasqua è stata trasferita in altro giorno, senza una
ragione plausibile, snaturandone il vero significato, perché la risurrezione è
altra cosa e non la si può confondere con la Pasqua di Cristo.
Questa volta non dobbiamo ricercare nella storia, né
investigare le stagioni per stabilire quando Gesù è risorto. I Vangeli ci
dicono quando Gesù è risorto: non si tratta del primo giorno della settimana,
cioè la domenica. Ancora una ‘data’ che non corrisponde alla verità. Nel nostro
libro “L’Albero della Vita” è dimostrato, con riferimenti dei Vangeli, che Gesù
non è risorto di domenica. Per non dare adito a speculazioni, spediremo
gratuitamente un opuscolo: “La risurrezione non avvenne di domenica”, a chi ce
ne farà richiesta.
Tre date non corrispondono: Natale, 25 dicembre; Epifania, 6 gennaio; risurrezione di domenica; sono soltanto la punta di un iceberg. Vi sono altre cose molto importanti che il Cristianesimo tradizionale fa derivare dalla Bibbia di cui Gesù Cristo non ne sa nulla.
La casa ben congegnata nelle sue strutture (1 Cor 3:11),
fortificata nei suoi pilastri, retta da un Asse Portante; baluardo di pace e di
giustizia, è destinata a durare nei secoli ed in eterno; essa rimane a perenne
dimostrazione dell’eterna potenza di Dio; nessuno ha l’autorità ed il potere di
scalfire.
Una cattedrale appariscente e maestosa, di sfavillanti sculture, ma debole nelle strutture è destinata a disfarsi perché non è congegnata con fondamenta dell’unico architetto che è Dio: “Se l’Eterno non edifica la casa, invano si affaticano gli edificatori …” (Sal 127:1)
Tratto dal sito www.kontrokultura.org "
Mi auguro che questo breve testo che vi ho postato sia stato
semplice da capire e vi abbia fatto conoscere una parte della Verità sul
Natale, che, come spiegato prima, era una celebrazione pagana; la stessa situazione si è vista nella correlazione tra Halloween e la Commemorazione dei Defunti del Cristianesimo ( questo è il link di un mio Articolo in cui parlo di Halloween: http://i-misteri-del-mondo-e-dell-universo.blogspot.it/2015/10/la-verita-su-halloween.html ).
Natale, bene o male, è una festa che ci rende uniti e
pacifici, è vero che ha una storia diversa da quella ufficiale, ma deve essere
comunque un giorno di Pace, Amore e Fratellanza; detto questo, voglio concludere
con un mio pensiero:
“Natale non deve essere solo il 25 di Dicembre, Natale deve
essere ogni giorno, ogni giorno deve portare Pace e Amore. È inutile
festeggiarlo quando poi durate l’anno facciamo cose cattive, il Natale deve
essere ogni attimo della nostra vita. Nel Mondo deve iniziare a prevalere il
Bene, la Solidarietà e la Pace; il NATALE DEVE ESSERE OGNI GIORNO, OGNI ATTIMO
ED OGNI MOMENTO… Dobbiamo lottare per far prevalere il Bene e la Gioia di
vivere, solo così possiamo vivere in un Mondo migliore e solo in questo modo
possiamo sconfiggere i poteri deviati. Noi possiamo farcela, ma tocca a noi
scegliere la strada da seguire. Meditate, e ascoltate nel profondo del vostro
corpo la vostra Coscienza, solo così possiamo evolverci a fin di bene…"
Tanti Saluti da Gioacchino Savarese e BUONE FESTE
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La celebrazione della nascita di Gesù è stata usurpata dalla figura di un omone grande e grosso, vestito di rosso che volando su una slitta porta doni..e tutta la festa del Natale è accentrata sui donie su cene luculliane, perdendo così anche il senso del Natale che voleva la Chiesa.
RispondiEliminaTutto molto americanizzato e commerciale